Il 9 novembre 2005, dopo l'uscita del mio libro sui miracoli, la chiesa ha riconosciuto ufficialmente il 67° miracolo di Lourdes.
Lo ha fatto con un proclama ufficiale nel corso di una funzione celebrata dal vescovo di Salerno Gerardo Pierro. La miracolata è Anna Santaniello di Salerno, oggi ultranovantenne ma poco più che quarantenne quando nel 1952 venne risanata dalla sua malattia, dopo un pellegrinaggio a Lourdes. Vediamo di chiarire i termini della storia e cerchiamo di capire perché, ancora una volta, al pari degli altri 66 miracoli di Lourdes, dichiarare questo evento di guarigione come "sovrannaturale" ovvero "oltre natura" è una conclusione azzardata che non mi trova in alcun modo d'accordo.
Riporto in sintesi ciò che hanno scritto i giornali sul caso (es. La Stampa, 17/12/2005). Anna soffriva sin da bambina di Sindrome di Bouillaud, una patologia cardiaca grave, ritenuta incurabile all'epoca, che aveva già ucciso due suoi fratelli. La malattia si manifestava con crisi respiratorie e dolori a braccia e gambe che costringevano la donna a vivere gran parte del suo tempo a letto. Nel 1952 la donna decise, sconsigliata dai medici, di intraprendere un viaggio a Lourdes che effettuò in treno, sdraiata in barella; prima di arrivare a destinazione vide stagliata in cielo una sagoma femminile che le diceva "devi venire, devi venire". Giunta a Lourdes Anna venne immersa nella piscina della grotta di Massabielle dopo essere stata però ricoverata per 3 giorni nell'ospedale locale. Subito dopo l'immersione, effettuata a fatica per le gambe gonfie e cianotiche, la donne provò una immediata sensazione di benessere e di grande calore al petto. Dopo poco tempo la donna riuscì a sollevarsi sulle proprie gambe; era il 20 agosto 1952.
File in formato rtf (17 KB), leggibile con Word o con Write