I Ministri del Lavoro, della Sanità e degli Interni hanno emesso in data 19 novembre 2010 una esilarante circolare contenente un divieto per i Comuni di istituire i registri del c.d. “testamento biologico”.
La notizia ha suscitato ilarità nel Comitato cittadino ternano di cui sono portavoce, che si batte da mesi perché il Comune di Terni istituisca questo strumento gratuito come hanno fatto già moltissimi altri Comuni d'Italia. Telegraficamente espongo quanto segue a tutti coloro che nutrono il minimo dubbio circa le circolari in questione.
La circolare è un atto amministrativo valevole solo nei rapporti interni: i Comuni della Repubblica italiana non sono sottoposti ad alcun Ministero. Essi hanno funzioni amministrative proprie e concorrono a formare la Repubblica (art. 5 e art. 118 della Costituzione). Se verso qualcuno tali circolari potessero avere valore, dunque, questi sarebbero unicamente i dipendenti dei Ministeri che le hanno emesse.
Mi sento di poter tranquillizzare, però, anche questi dipendenti del Ministero del Lavoro della Sanità e degli Interni, non solo perché essi non hanno potere di istituire registri dei testamenti biologici, ma perché se anche lo avessero, il massimo del rischio che potrebbero correre contravvenendo a questa circolare sarebbe soltanto una sanzione disciplinare ricorribile davanti al Giudice del lavoro (e l'idea è alquanto divertente!).
Comunque le circolari emesse sono completamente inesistenti e prive di qualsiasi valore giuridico.
L'art. 32, II co., della Costituzione, impone il consenso del paziente per qualsiasi trattamento sanitario non obbligatorio. La Cassazione è ferma nel dire che questo principio si applica anche qualora il paziente sia incosciente, perché con qualsiasi strumento altri possono provare la sua volontà al fine di impedire il protrarsi di un trattamento da lui non voluto.
Il distacco di un macchinario salva vita, o l'interruzione di qualsiasi altro trattamento, non solo per la Cassazione e l'ordinamento democratico non è eutanasia, ma quando attua la volontà del paziente è esercizio di un diritto costituzionale.
La Costituzione è direttamente esecutiva nell'ordinamento, le sue norme sono attuative, non necessitano di una legge specifica che le concretizzi, al limite una legge può tradurle, sicuramente non negarle. La circolare non è fonte di legge, ma atto interno, come già detto.
Ancora: il registro comunale del testamento biologico è un atto pubblico, con cui un pubblico ufficiale autorizzato dal Comune, riceve un documento autografo e lo rende solenne. E' nel potere dei Comuni, infine, per dettato costituzionale e previsione legislativa, affidare a pubblici ufficiali il potere di autenticare documenti gratuitamente. Essi dovranno essere rispettati dai medici e se questi non lo faranno saranno presupposto per l'intervento dell'Autorità giudiziaria che attribuirà loro verità di prova fino a querela di falso.
Traduco tutto ciò che ho premesso telegraficamente: le circolari dei Ministeri in questione sono atti inesistenti, privi di valore giuridico; sono una bestemmia per l'ordinamento repubblicano, pronunciata da tre Ministri maldestri in un momento di rabbia, poiché il loro Governo rischia di cadere.
L'obiettivo: compiacere l'altra sponda del Tevere, che da tempo manifesta sul tema, in contrasto con le Conferenze episcopali di altri Paesi, in contrasto con il sentimento di tanti cattolici, e in contrasto con l'art. 32, II co. della Costituzione scritto dall'On. Aldo Moro, ideologico e pregiudizievole accanimento. Un tentativo disperato, e per questo divertente, di assicurare al loro Governo la fiducia delle gerarchie vaticane non essendo sicura quella del Parlamento.
Dal punto di vista politico, infine, tale simpatico evento segnala un dato importante, un punto in nostro favore. Vi è enorme paura, vi è enorme insicurezza, vi è la certezza che non si possono frenare i cittadini e i loro Comuni che si muovono scortati dalla Costituzione e dalla legge. Si tenta, quindi, la maldestra intimidazione tipica di ogni Re nudo che non tollera di essere deriso perché nudo. E così facendo questo bizzarro Re Lear, si espone ancora di più all'irrisione.
Terni, dopo ciò, è ancora più forte nella sua battaglia e speriamo che presto possa unirsi alla schiera di quei Comuni, tanti in Italia, a cui questi Ministri, credendosi Federico Barbarossa, hanno voluto dichiarare una guerra la quale, però, sono destinati a perdere.
Sulla strada intrapresa il 19 aprile 2010 noi oggi continuiamo, sereni e allegri come sempre, con una marcia in più. Manteniamo sempre la stessa serenità e allegria che ha contagiato tanti. Molti del Comitato mi hanno scritto amareggiati, io dico loro: una risata li seppellirà. E saper sorridere davanti alla prepotenza dei barbari, poiché è barbarie soltanto credere di poter affidare ad una circolare il destino e il dolore di migliaia di cittadini, è la più grande vittoria.
Alessandro Gentiletti
portavoce del Comitato Ternano per il registro del Testamento Biologico