E’ evidente che il direttore dell’Avvenire, Dino Boffo, non legge gli articoli che pubblica sul suo giornale, altrimenti in primo luogo forse eviterebbe che certe oscenità vengono pubblicate, in secondo luogo eviterebbe di coprirsi di ridicolo. Dalla rubrica di Travaglio "Carta Canta" su www.repubblica.it Boia chi molla