Dal sito "controviolenzadonne.org": Il 14 febbraio è il giorno degli innamorati: per questo ci siamo chieste se i rapporti amorosi tra giovani e meno giovani siano tutelati effettivamente con l'accesso a misure preventive e anticoncezionali. Questa notte i più grandi ospedali di Roma sono stati oggetto di un blitz-inchiesta da parte di studentesse (di alcune […]

Venerdì 13 Giugno 2008 L'obbligo di prescrizione medica per la contraccezione d'emergenza non ha fondamento scientifico: si tratta, piuttosto, di una imposizione di carattere burocratico, che ostacola le donne nell'esercizio dei loro diritti e che si deve a ragioni politiche di stampo integralista e clericale. Questo ostacolo, quindi, deve essere rimosso, non soltanto nella pratica […]

Come denunciare i medici che si rifiutano di prescrivere la pillola del giorno dopo

Citazioni dai testi sacri delle religioni monoteiste, raccolti in occasionedi un'iniziativa sull'autodeterminazione delle donne per la difesa della Legge 194. L'aborto nella Bibbia:"Se uno avesse cento figli e vivesse molti anni e molti fossero i suoi giorni, se egli non gode dei suoi beni e non ha neppure una tomba, allora io dico: meglio di […]

Vi sembrava che l'obiezione di coscienza non ostacolasse abbastanzal'applicazione della Legge 194 sull'interruzione di gravidanza?Eccovi allora l'ulteriore possibilità della clausola di coscienza, stavolta alla"pillola del giorno dopo".

Sabato 29 Marzo 2008 a Terni, si è svolta un'iniziativa in difesadella laicità dello Stato e dell'autodeterminazione della donna. Intervento del Presidente Alessandro Chiometti.

Può un medico rifiutarsi di prescriverla ed un farmacista di venderla,appellandosi all'obiezione di coscienza garantita dalla legge 194?NO, perché si tratta di un farmaco anticoncezionale e non di un abortivo. Ma ecco come si viene accolti (testo e video)se se manifesta contro questa illegalità…

da La Stampa del 26/2/2008 ROMA Primo via libera per la commercializzazione in Italia della pillola abortiva Ru486. La commissione tecnico-scientifica (Cts) dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dato il proprio parere favorevole alla richiesta di autorizzazione al commercio, attraverso la procedura di mutuo riconoscimento (che coinvolge anche altri Paesi europei), per la RU486.