THE EXORCISM OF EMILY ROSE di S.Derrickson

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Sul film come tale: essendo un appassionato del genere horror non posso che sconsigliare vivamente questo film a coloro che, come me, gradiscono saltare sulla poltrona del cinema per una scena di paura. In due ore di film il regista non riesce mai a regalarci un brivido imprevisto; tutto ricade nello scopiazzamento del filone de "L'esorcista", scene già viste e sempre prevedibili dalle contorsioni dell'indemoniata di turno a dire il vero neanche troppo innaturali (dimenticatevi la testa che gira a 360° di Linda Blair), ai cavalli che si spaventano per il nome del demonio (inevitabile sorridere pensando a "…il mio nome è Frau Blucher…" in Frankenstein Jr.). 

Per di più in questo lungometraggio gli attori sono quasi tutti poco credibili: Jennifer Carpenter nei panni della posseduta (da sei demoni contemporaneamente, sigh) con le sue smorfie è più tragicomica che orrorifica, l'attore che interpreta il padre compie l'improba impresa di non mostrarsi commosso mentre racconta di come una figlia diciannovenne è morta tra atroci sofferenze per mano del demonio.

Riassumendo, nonostante una buona fotografia, il film è uno degli horror più ridicoli di tutti i tempi.

L'unico a salvarsi è Tom Wilkinson nei panni del sacerdote esorcista, ma questo è un altro discorso…

Sul film che ha la pretesa di essere una storia vera
: Emily Rose si chiamava Anneliese Michel e i fatti si sono svolti in Germania nel 1976 e non negli Stati Uniti nel 2000 come ha la pretesa di farci credere il pessimo regista Scott Derrickson.

E penso che questo sia sufficente a dare un idea di quanto questo film possa esser fedele alla verità.

Ma quello che è assolutamente grave è la pretesa degli autori di far passare come "possibile realtà" la possessione di una ragazza da parte del demonio. Si arriva persino a dar la colpa ai farmaci antiepilettici che, stando alla favola del regista, possono essere stati la causa del fallimento dell'esorcismo.

Anche la sentenza finale del film è completamente diversa dalla realtà, difatti i due preti che praticarono l'esoricismo di Annaliese e, soprattutto, anche i suoi genitori furono dichiarati colpevoli di negligenza per aver lasciato morire la ragazza di fame e di stenti senza ricorrere a cure mediche e quindi condannati a sei mesi di prigione e tre anni di arresti domiciliari.

Inoltre nessun medico vide mai la povera Annaliese dopo che una sensitiva (figura completamente scomparsa nel film) la dichiarò posseduta dal demonio e si iniziarono i SESSANTASETTE (e non uno) riti di esorcismo che si susseguirono incessantemente fino alla morte avvenuta un anno dopo, quindi il penoso tentativo di mostrare conferme scientifiche alle superstizioni cattoliche è da considerarsi una pura e semplice mistificazione della realtà.

Ma qui evidentemente non siamo in presenza di quei registi che vogliono raccontare una storia vera documentandosi sui fatti… siamo invece in presenza di uno di quegli esaltati che pretendano che tutti credano alla versione delle cose che lui ha in testa.

Nessuna meraviglia di trovare nel ruolo del prete esorcista Tom Wilkinson, lo stesso attore che qualche hanno fa pretendeva di convincerci, con la sua interpretazione in "In the Bedroom", che l'unico modo per guarire dal dolore di aver perso un figlio era quello di uccidere il suo assassino.

Evidentemente a questo Harrison Ford dei poveri (molto poveri) i ruoli graditi ai teo-con riescono molto bene, attendiamo con ansia la prossima interpretazione… forse ci allieterà (si fa per dire) con l'interpretazione di un assassino (trasformato in eroe americano) di medici abortisti?

Pensando che in concomitanza con l'uscita di questo film il Vaticano inaugura il primo corso di laurea per esorcisti, è inevitabile vedere in questa pellicola uno spot pubblicitario per i neo-laureandi e c'è da aspettarsi che, visto il vento medievale che soffia attualmente, che lo stato promuova appositi concorsi per esorcisti statali.

Tutto questo avviene mentre è ancora recente la notizia della povera suora Irina crocifissa (come forma di esorcismo) in un convento rumeno perchè ritenuta posseduta quando invece voleva solo lasciare l'ordine… è proprio vero che il sonno della ragione genera mostri e ora più che mai è ora di svegliarsi.

The exorcism of Emily Rose
di Scott Derrickson

6 Luglio 2005   |   articoli   |   Tags: