Un altro film preso da un fumetto? ufff… è vero, ultimamente gli
effetti speciali computerizzati hanno fatto esplodere la mania di
realizzare film dai fumetti a ripetizione, con risultati abbastanza
altalenanti; se lo Spider Man di Raimi è stato un buon risultato molti
altri hanno lasciato a desiderare relegando il genere ai bambini e ai
post adolescenti nostalgici. Cito fra i meno riusciti, i Fantastici
Quattro, Elektra, il punitore.
Ma non tutti i fumetti sono uguali.
Ci sono gli albi periodici dei supereroi e i graphic book fatti per un pubblico molto più adulto e disposto a sborsare considerevoli cifre.
Di quest'ultimo fanno parte tutta una serie di bellissime opere che oltre che per i disegni si fanno apprezzare per la storia, la caratterizzazione dei personaggi e l'originalità del soggetto. Voglio citare (per chi vuole avvicinarsi a questo mondo), Maus di Art Spiegelman, Perseopolis di Marjane Satrapi, Sin City di F.Miller, Prima dell'Incal di Jodorowsky e Janjetov, Preacher di Garth Ennis, OMAC di John Byrne, Watchmen di Alan Moore.
Dello stesso Alan Moore è per l'appunto il fumetto V for Vendetta che è stato scritto al momento della riconferma della Thatcher al governo dell'Inghilterra dopo la guerra nelle Falkland.
La paura dell'autore di vedere sprofondare l'inghilterra nel fascismo ha ispirarato la realizzazione di quest'opera, che di certo è una delle massime vette raggiunte da questa arte.
È, in estrema sintesi, un elogio dell'anarchia contro la dittatura.
Il film, sotto la sapiente mano degli autori di Matrix, non solo riesce a riprodurre fedelmente la storia, ma riesce anche ad essere più attuale; ad esempio, tramontato l'incubo della guerra nucleare degli anni ‘80 usano quello della guerra biologica, oppure, sempre confrontando il film al fumetto, usano molto di più la definizione "terrorista" per V, il protagonista, presumibilmente per sottolineare quante volte questa sia stata usata a sproposito nei nostri giorni.
La storia è geniale e per quanto possa sembrare strano, imprevedibile.
Un film che è un'accusa spietata al nostro tempo e alla nostra società, ma soprattutto è un accusa contro quella maggioranza silenziosa che preferisce le comode menzogne alla scomoda realtà; che scambia quotidianamente la propria tranquillità con la libertà degli altri.
La colonna sonora è di ottimo livello e nei titoli di coda è immancabile quel progressive-rock che tanto piace ai Wachowski bros… ma io non ho potuto fare a meno di uscire dal cinema con un motivetto in testa che faceva più o meno cosi….
"Non so che viso avesse, neppure come si chiamava,
con che voce parlasse, con quale voce poi cantava,
quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli,
ma nella fantasia ho l'immagine sua:
gli eroi son tutti giovani e belli, gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli…"